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Crepe

  • Immagine del redattore: Luca Bartolacelli
    Luca Bartolacelli
  • 28 giu
  • Tempo di lettura: 1 min
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Ho imparato ad accettare

che sei marea.

Arrivi di notte

travestita da onda

e invadi ogni angolo

dagli occhi al pensiero.

La mattina ti ritiri lontano

portando sempre via

un pezzo di me.

Lasciando disordine

graffi sulle pareti del cuore

nessuna voglia di rifare

il letto di una vita.

Ho imparato a sopportare

il volume delle tue risate.

Così forte da creare crepe

in questa struttura.

Fratture da cui entra poi

il tuo silenzio

inesorabile, pieno di significati

che mi tiene sveglio

con le sue storie di fantasmi,

eroi codardi e sconfitte.

Ho imparato poco evidentemente.

Gli ombrelli si girano dentro il vento.

I muri di parole si accartocciano.

Gli specchi non raccontano bugie.

Il faro che dovrebbe salvarmi

è bruciato da un po'.



L. B.

 
 
 

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