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  • Immagine del redattore: Luca Bartolacelli
    Luca Bartolacelli
  • 4 ott 2021
  • Tempo di lettura: 1 min

Aggiornamento: 5 ott 2021


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Ogni giorno, si ripete, uguale al precedente.

Nella sua immobilità, le albe scorrono come fotogrammi. Un film passato in seconda serata e visto distrattamente troppe volte per suscitare interesse.

La luce che filtra dalle tapparelle in piccoli pallini gialli illumina la strada a buoni propositi e speranze, abbandonati tra le magliette sgualcite, sulla grande sedia rossa in fondo alla camera che attende il suo re e il suo pallido regno.

Mentre le ombre sul muro, incapaci di ribellarsi alla dittatura del sole, seguono silenziose il percorso di nascita e morte riservato a loro.

La sveglia non chiede mai il permesso. Mai. Accende i suoi serrati programmi, doveri e incombenze con la delicatezza di un capodanno cinese.

I sogni rimasti timidamente aperti

rivendicano la loro terapia del rimpianto, in quella piccola oasi immaginaria che é il dormiveglia.

Un cane lontano chiede di poter uscire.

Un cuore vicino cerca il coraggio di imitarlo.

Mi alzo anche questa mattina, poco attratto dalla copertina di questo nuovo romanzo quotidiano.

Sul calendario della mia vita aggiungo una X.

Un altro giorno senza di te.


L. B.

 
 
 

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