Appesa a un filo
- Luca Bartolacelli
- 3 ott 2020
- Tempo di lettura: 1 min

Se potessi manovrare il tempo,
lassù
oltre le costellazioni di errori
avresti un posto ora
dove addormentarti serena.
Riavvolgerei parole sbagliate,
che come frecce
hanno bucato i loro bersagli,
con la precisione del rancore
e la determinazione di chi
inconsapevolmente
voleva far male.
Se potessi chiedere scusa,
un'unica volta
per quel bacio rubato
di notte
in un parcheggio addormentato
e diventato poi
primo colpo di cannone
di questa infinita guerra,
lo farei ora.
Rannicchiato sul fondo
della trincea,
scrivendo questa fottuta lettera,
con l'elmetto schiacciato in testa,
evitando le bombe che incombono
su un futuro
appeso a un filo.
L. B.
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