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Ci sono cose e c'eri tu

  • Immagine del redattore: Luca Bartolacelli
    Luca Bartolacelli
  • 4 lug 2021
  • Tempo di lettura: 1 min

Ci sono cose

che succedono, sul campo da tennis, che hanno a che fare con la magia, col divino.

Ci sono cose

dentro quel rettangolo di terra o cemento colorato, che assomigliano a un miracolo.

Ho visto palline danzare sul nastro sfidare ogni legge di gravità e buon senso. Ho visto refoli di vento improvvisi, cambiare traiettorie già date per scontate. Ho visto uomini e donne equilibrate perdere il senno per un dritto semplice affossato a rete. Ho visto esultanze esagerate, scommesse perse, amicizie incrinate, amore, frustrazione, passione, fiumi di birra, tramonti d'estate e battaglie fino a notte inoltrata.

Ho visto la rappresentazione umana della vita in questo teatro di forme geometriche, linee e regole centenarie.

E poi c'eri tu, Roberto.

Che ne avevi capito l'essenza e lo scopo.

Unire.

Tendevi i tuoi mille fili e accendevi i riflettori su di noi, attori inconsapevoli di questo spettacolo. Creavi con equilibrio legami e connessioni, tra estranei e ignari passanti nel tuo universo e regalavi momenti di infinito piacere, con la scusa del tennis ma il motore dell'amicizia.

Troppo tardi ti ho conosciuto forse. Ma come sai, chi ha creato capolavori in vita rimane immortale nella memoria delle persone.

Un abbraccio.

Firmato, la tua compagnia di attori e figuranti del tennis.

 
 
 

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