Domani
- Luca Bartolacelli
- 15 nov 2020
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 16 nov 2020

Sai, non tutte le discese portano a casa.
A volte laggiù, in fondo a quella lingua di asfalto, non c'é niente.
L'ennesima delusione, l'errore di valutazione, il traguardo sgonfio di chi arriva ultimo. Nessuno. Non riesco più a leggere dentro i tuoi occhi, che per me erano facili e sicuri come una poesia recitata a Natale davanti ai parenti.
Che per me, appunto, erano discesa. Cosa ha fatto per noi il tempo? Ci ha resi forti, consapevoli, sicuri? Ha solo spento quello che avevamo trovato in mezzo ai nostri cuori? Oppure ha indebolito le nostre convinzioni, come la ruggine sul ferro prima imbruttisce, poi logora, poi rompe? Continuo a guardarti e non decifro. Non trovo appigli. Non trovo luce tra le ombre. Non trovo te. No, non sei mai stata una discesa.
Le volte che mi sono illuso di abbandonare i pedali e lasciarmi portare dall'inerzia, mi sono trovato fermo. Sei salita. E lassù aspetti.
Forse qualcuno che ha più gambe di me. Forse qualcuno che é già arrivato. Dietro il quadrante illuminato di questo enorme orologio che é la vita, ho paura.
Guardo la punta delle montagne.
Minaccia ancora pioggia lassù. Copriti. Un altro inverno é arrivato. Dovrò partire di nuovo. Domani.
L. B.
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