Il tuo turno
- Luca Bartolacelli
- 27 giu 2020
- Tempo di lettura: 1 min

Il tempo non passava.
Ti ho vista seduta composta
su quella poltrona consumata
con il tuo numerino in mano.
Mentre il display rosso girava vorticosamente
e il tuo turno
sembrava sempre più lontano.
Il tempo non passava.
Mentre ingoiavi tutti quei frammenti di vetro
che una volta erano i tuoi sogni.
Ti ho vista chiudere in un baule quelle illusioni
che fino a poco prima erano certezze
che fino a poco prima erano futuro.
Il tempo non passava.
Quando ti innamoravi
per l’ennesima volta di un bastardo
che si fingeva principe azzurro
mentre ti trascinava nel suo castello in rovina.
Il tempo non passava piccola.
Perché tu non eri ancora nata.
E la vita ti prendeva già a calci
nella pancia di tua madre,
con tuo padre ubriaco
che ti incolpava dei suoi fallimenti.
Ma adesso è il tuo turno.
E sembri non credere a quel numero sullo schermo
così uguale al tuo.
Allora timida ti alzi
e come un’alba,
illumini questa stanza maleodorante col tuo sorriso.
Penso che la felicità che ti aspetta allo sportello
abbia un po' di interessi in arretrato per te.
Mentre esci,
finalmente ricca,
da questo triste passato
per sempre.
L. B.
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