La spina
- Luca Bartolacelli

- 28 ago 2022
- Tempo di lettura: 1 min

Aspettavo di partire
seduto
sul mio treno deragliato
ai margini di una città
abituata a vomitarmi.
Continuavo a distrarmi
perdendo il segno
tra l'ultima riga del tuo libro
e i ringraziamenti orfani di me
rimandando la fine.
Ti tenevo ancora stretta
in fondo alla tasca
di questa giacca sgualcita
non curandomi delle stagioni
del tempo e degli occhi della gente.
Sei la spina tra costole e cuore
che non si puó rimuovere
ultima difesa del tuo fiore.
Il nome che non ricordo
sulla punta della lingua.
Le mie sveglie improvvise.
Quel ritornello che canticchio
inconsapevole
quando sono felice.
L. B.





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